Le nostre tecnologie per Internet
Nello sviluppo di siti, portali o applicazioni web, utilizziamo tecnologie standard ed aperte: questo garantisce ai nostri lavori durata, flessibilità, riutilizzabilità e minimi vincoli per il cliente.
Le pagine web vengono sviluppate seguendo gli standard W3C ed Ecma e controllate secondo i criteri di accessibilità, usabilità, User Experience e User Interface per renderne fruibili i contenuti a tutti gli utenti e ai motori di ricerca.
Per ottenere risultati affidabili e sicuri, implementiamo il software in osservanza a varie best practice e in particolare alle raccomandazioni emesse da OWASP.
Progettare e sviluppare in osservanza agli standard sopra elencati significa allungare la vita del software o sito web.
Cerchi qualcuno che possa realizzare il tuo sito, applicativo o portale web?
I nostri siti basati su database (B2B, B2C, notizie, ecc...) possono essere facilmente gestiti direttamente dal cliente con semplici interfacce web, quindi da qualsiasi postazione dotata di browser ed accesso ad internet, senza l'utilizzo di plug-in o software particolare.
Gli standard del web
Lo sviluppo della tecnologia riguardante il web è guidata prevalentemente dal World Wide Web Consortium (W3C).
Questo consorzio produce quasi tutti gli
standard utilizzati nello sviluppo di un sito web, ed in particolare:
- HTTP: il protocollo di trasmissione dati;
- HTML e XHTML: il linguaggio di base per creare le pagine;
- CSS: il linguaggio per stabilire la formattazione visiva o aurale delle pagine;
- PNG: uno dei formati utilizzati per le immagini;
- DOM: i metodi per usare linguaggi di scripting all'interno delle pagine web.
Creare un sito aderente agli standard è estremamente importante, sia perché è un requisito di base per l'accessibilità, sia per garantire l'interoperabilità e la compatibilità anche quando nuove tecnologie o nuove versioni delle stesse diventeranno disponibili, allungandone appunto la durata di vita.
Open source e software libero
Open source è un modo "libero" di sviluppare e distribuire il software. I programmatori che utilizzano licenze open source mettono a disposizione dell'utente finale il codice sorgente del loro prodotto, permettendo quindi all'acquirente di correggere eventuali problemi che si verifichino o di estendere le funzionalità autonomamente o con l'aiuto di terze parti: l'utente quindi non è più vincolato all'azienda produttrice, ma ha in mano un prodotto la cui longevità può estendersi virtualmente all'infinito.
Il software libero va oltre: non solo viene fornito il codice sorgente, ma il programma può essere utilizzato e modificato liberamente da chiunque.
Questo non vuol dire che se ne possa fare quello che si vuole: esistono comunque delle
licenze d'uso, generalmente però mirate a fare in maniera che tutti gli sviluppi ulteriori del prodotto vengano a loro volta redistribuiti come software libero.
Le principali licenze utilizzate sono:
GNU GPL Gli utenti hanno la possibilità di modificare il software, di copiarlo e ridistribuirlo con o senza modifiche, sia gratuitamente sia a pagamento.Se l'utente distribuisce copie del software, deve rendere disponibile il codice sorgente a ogni acquirente, incluse tutte le modifiche eventualmente effettuate (copyleft). GNU LGPL Analoga alla precedente, ma stabilisce il copyleft sul singolo file di codice sorgente, e non sull'intero software. È utile quando si sviluppano librerie, in modo da rendere compatibili programmi liberi e non. "Stile BSD" Questo tipo di licenze sono le più vicine al concetto di pubblico dominio: sostanzialmente l'utente può fare del codice quello che desidera, purché venga mantenuto il testo del copyright e della licenza originali.
Esistono comunque molte varianti, sempre molto permissive.
Crediamo da sempre nel modello open source e nel software libero ed utilizza soluzioni open source per lo sviluppo dei progetti, realizzando per i propri clienti soluzioni ad alto valore aggiunto con investimenti contenuti. Rispetto degli standard, sicurezza, qualità, longevità e minori costi sono solo alcuni dei motivi alla base del successo dei prodotti con questo tipo di licenza.
Formati aperti e liberi
Quando si producono documenti o più in generale contenuti informatici, è necessario adottare un qualche formato per la loro memorizzazione.
I formati aperti sono quelli le cui specifiche tecniche sono disponibili a tutti (esempio:
standard ISO).
I formati liberi sono formati aperti le cui specifiche tecniche sono liberamente disponibili (esempio: raccomandazioni W3C).
L'utilizzo di formati aperti o liberi è raccomandabile a tutti: solo avendo accesso alle specifiche tecniche infatti è garantita la possibilità di recuperare le informazioni in qualsiasi momento.
L'utilizzo di formati chiusi inoltre
vincola generalmente l'utente all'impiego di un software specifico per il loro utilizzo: nel momento in cui tale software non sia più disponibile, le informazioni saranno perse per sempre.
Analogo problema nel caso in cui le
informazioni debbano essere scambiate con terze parti.
AGID raccomanda da tempo alle pubbliche amministrazioni di salvare e distribuire tutte le loro informazioni almeno in un formato aperto.
Il decreto legislativo del 7 marzo 2005, n. 82 converte la raccomandazione in obbligo.